con
Min 28 anni 🎂 Max 40 anni
19 posti disponibili
Cosa faremo?
Ciao a tutti, sono a proporre il Giro del Civetta partendo dal Rifugio Palafavera .
Giorno 1
Palafavera a Rifugio Vazzoler
Dal Rifugio Palafavera (1.525 m), si segue il sentiero 564 fino alla casera di Pioda (1.816 m). Da qui, si prosegue sul sentiero 556 fino al Rifugio Coldai (2.132 m). Attraverso una breve salita, si raggiunge la Forcella Coldai (2.191 m). Da qui, si imbocca l’Alta Via delle Dolomiti, che conduce al suggestivo Lago Coldai (2.143 m).
Lungo l’Alta Via, la parete imponente del Civetta si staglia nel cielo per oltre mille metri. Proseguendo sull’altopiano della Val Civetta, si inizia la discesa lungo il sentiero 560. Al bivio con il sentiero 563, si segue quest’ultimo per raggiungere il Rifugio A. Tissi (2.260 m) e la cima di Col Rean (2.281 m).
Si prosegue seguendo l’Alta Via delle Dolomiti 1 (sentiero 560). Il sentiero porta alla Sella di Pelsa (1.954 m) e infine al Rifugio M. Vazzoler (1.714 m). Il rifugio sembra uscito da una fiaba, nascosto tra gli alberi del bosco. Quando arriva la cena, è un sollievo aspettato da tanto, e tutto intorno c’è la magia delle montagne che si colorano di rosa al tramonto.
Giorno 2
Rifugio Vazzoler a Palafavera
Dal Rifugio M. Vazzoler (1714 m), si inizia la discesa seguendo la forestale 555. All’arrivo di un bivio, continuiamo sul sentiero 558, da cui è possibile ammirare la suggestiva vista sulla Torre Trieste e la Busazza. 
Proseguendo lungo il sentiero, entriamo nella conca chiamata “Van delle Sasse”, situata tra il Civetta e la Cima delle Sasse, una valle tra le montagne, un luogo tanto mozzafiato quanto unico. Seguendo sempre lo stesso sentiero, ci dirigiamo verso la Forcella delle Sasse (2476 m), che rappresenta il punto culminante del nostro percorso. Dalla forcella, scendiamo lungo un ghiaione, dove bisogna prestare particolare attenzione, per poi deviare sul sentiero 557 dell’anello Zoldano (sentiero Tivan). Lungo questo tratto si trovano alcune corde metalliche che agevolano il passaggio, ma è importante sottolineare che non è necessario utilizzare un kit da ferrata per affrontare il percorso. Si raccomanda comunque la massima attenzione. Si raggiunge infine il Rifugio Coldai. Da qui, ripercorriamo in discesa la parte iniziale percorsa il giorno precedente fino a Palafavera.
Giorno 1
Palafavera a Rifugio Vazzoler
Dal Rifugio Palafavera (1.525 m), si segue il sentiero 564 fino alla casera di Pioda (1.816 m). Da qui, si prosegue sul sentiero 556 fino al Rifugio Coldai (2.132 m). Attraverso una breve salita, si raggiunge la Forcella Coldai (2.191 m). Da qui, si imbocca l’Alta Via delle Dolomiti, che conduce al suggestivo Lago Coldai (2.143 m).
Lungo l’Alta Via, la parete imponente del Civetta si staglia nel cielo per oltre mille metri. Proseguendo sull’altopiano della Val Civetta, si inizia la discesa lungo il sentiero 560. Al bivio con il sentiero 563, si segue quest’ultimo per raggiungere il Rifugio A. Tissi (2.260 m) e la cima di Col Rean (2.281 m).
Si prosegue seguendo l’Alta Via delle Dolomiti 1 (sentiero 560). Il sentiero porta alla Sella di Pelsa (1.954 m) e infine al Rifugio M. Vazzoler (1.714 m). Il rifugio sembra uscito da una fiaba, nascosto tra gli alberi del bosco. Quando arriva la cena, è un sollievo aspettato da tanto, e tutto intorno c’è la magia delle montagne che si colorano di rosa al tramonto.
Giorno 2
Rifugio Vazzoler a Palafavera
Dal Rifugio M. Vazzoler (1714 m), si inizia la discesa seguendo la forestale 555. All’arrivo di un bivio, continuiamo sul sentiero 558, da cui è possibile ammirare la suggestiva vista sulla Torre Trieste e la Busazza. 
Proseguendo lungo il sentiero, entriamo nella conca chiamata “Van delle Sasse”, situata tra il Civetta e la Cima delle Sasse, una valle tra le montagne, un luogo tanto mozzafiato quanto unico. Seguendo sempre lo stesso sentiero, ci dirigiamo verso la Forcella delle Sasse (2476 m), che rappresenta il punto culminante del nostro percorso. Dalla forcella, scendiamo lungo un ghiaione, dove bisogna prestare particolare attenzione, per poi deviare sul sentiero 557 dell’anello Zoldano (sentiero Tivan). Lungo questo tratto si trovano alcune corde metalliche che agevolano il passaggio, ma è importante sottolineare che non è necessario utilizzare un kit da ferrata per affrontare il percorso. Si raccomanda comunque la massima attenzione. Si raggiunge infine il Rifugio Coldai. Da qui, ripercorriamo in discesa la parte iniziale percorsa il giorno precedente fino a Palafavera.
Dove andremo?
Rifugio Mario Vazzoler, Località Col Negro Di Pelsa, Taibon Agordino, BL, Italia
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