🤟 200
con
Min 18 anni 🎂 Max 45 anni
2 posti disponibili
Cosa faremo?
Ciao Zonzers! Il 18 o 19 saliremo sul corno piccolo del gran sasso attraverso la ferrata danesi, salendo sulla sella dei due corni, passando per il classico sentiero al rifugio franchetti.
Ferrata di media difficoltà , richiesta un minimo di esperienza.
Concluderemo con birra e perché no arrosticini 😎
Ferrata:
La Ferrata Danesi risale subito un ripido sentiero su fondo ghiaioso e sdrucciolevole per condurci a una serie di sali scendi che di fatto ci portano all'inizio della ferrata. La ferrata risale una serie di ripidi canali rocciosi con l'ausilio sia di cavo che di scalette talvolta piuttosto esposte. In molti punti la ferrata è piacevolmente arrampicabile con tratti che generalmente sono sul II grado ad eccezione di un paio di passaggi. Nel 2019, la via ferrata è stata ammodernata.
Vecchio tracciato (dismesso):
Nel vecchio tracciato si giungeva quindi dopo poco al "buco" (passaggio chiave) in cui è necessario togliere lo zaino (può risultare utile un rinvio o fettuccia per attaccarlo all'imbraco). Questo buco era un sasso incastrato che non facilitava la progressione in un tratto in cui le rocce sono lisce. Lo si passa più agilmente dal lato interno rispetto all'esposto lato esterno. Dopo il "buco" si affronta un altro tratto di roccette e poi giungeremo alla forcella che ci separa dalla vetta del Corno Piccolo. Si scendono alcuni metri sull'esposto versante opposto e si risale un particolare passaggio in una fessura tra due massi. Giunti a un terrazzino iniziano nuovamente le attrezzature metalliche con cui risaliamo alcune fessure dopo le quali termina il cavo.
Nuovo tracciato:
Non si entra più nel caratteristico buco ma si sale su placca appoggiata a sinistra che ci conduce sulle roccette, precedentemente non attrezzate, ma ora protette. Scendiamo alcuni metri sul versante opposto e si risale un passaggio tra due massi incastrati dopo il quale terminano le attrezzature.
Percorriamo alcuni metri in piano attraversando alcuni risalti rocciosi giungendo a un intaglio nella roccia che si supera con l'ausilio di una corda fissa. Al termine del cavo abbiamo gli ultimi metri in diagonale e giungiamo sulla vetta del Corno Piccolo (1h dall'attacco - 3h 15' dalla funivia).
Discesa:
La discesa avviene per la ripida via normale che richiede particolare attenzione avendo passaggi di I e II grado non protetti (45' dal termine della Ferrata Danesi). Si ripercorre a ritrovo la via dell'andata incluso il sentiero Ventricini e si giunge alla funivia (2h 30' dal termine della ferrata - 5h 45' totali).
Ferrata di media difficoltà , richiesta un minimo di esperienza.
Concluderemo con birra e perché no arrosticini 😎
Ferrata:
La Ferrata Danesi risale subito un ripido sentiero su fondo ghiaioso e sdrucciolevole per condurci a una serie di sali scendi che di fatto ci portano all'inizio della ferrata. La ferrata risale una serie di ripidi canali rocciosi con l'ausilio sia di cavo che di scalette talvolta piuttosto esposte. In molti punti la ferrata è piacevolmente arrampicabile con tratti che generalmente sono sul II grado ad eccezione di un paio di passaggi. Nel 2019, la via ferrata è stata ammodernata.
Vecchio tracciato (dismesso):
Nel vecchio tracciato si giungeva quindi dopo poco al "buco" (passaggio chiave) in cui è necessario togliere lo zaino (può risultare utile un rinvio o fettuccia per attaccarlo all'imbraco). Questo buco era un sasso incastrato che non facilitava la progressione in un tratto in cui le rocce sono lisce. Lo si passa più agilmente dal lato interno rispetto all'esposto lato esterno. Dopo il "buco" si affronta un altro tratto di roccette e poi giungeremo alla forcella che ci separa dalla vetta del Corno Piccolo. Si scendono alcuni metri sull'esposto versante opposto e si risale un particolare passaggio in una fessura tra due massi. Giunti a un terrazzino iniziano nuovamente le attrezzature metalliche con cui risaliamo alcune fessure dopo le quali termina il cavo.
Nuovo tracciato:
Non si entra più nel caratteristico buco ma si sale su placca appoggiata a sinistra che ci conduce sulle roccette, precedentemente non attrezzate, ma ora protette. Scendiamo alcuni metri sul versante opposto e si risale un passaggio tra due massi incastrati dopo il quale terminano le attrezzature.
Percorriamo alcuni metri in piano attraversando alcuni risalti rocciosi giungendo a un intaglio nella roccia che si supera con l'ausilio di una corda fissa. Al termine del cavo abbiamo gli ultimi metri in diagonale e giungiamo sulla vetta del Corno Piccolo (1h dall'attacco - 3h 15' dalla funivia).
Discesa:
La discesa avviene per la ripida via normale che richiede particolare attenzione avendo passaggi di I e II grado non protetti (45' dal termine della Ferrata Danesi). Si ripercorre a ritrovo la via dell'andata incluso il sentiero Ventricini e si giunge alla funivia (2h 30' dal termine della ferrata - 5h 45' totali).
Dove andremo?
Gran Sasso e Monti della Laga National Park, Italia
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