Sono stata negli anni 90 🎸
Non credo in qualcosa come la progressione lineare dello spazio-tempo.
Preferisco una visione più circolare: mi piace viaggiare tra le mie vite precedenti e fare visita alla me stessa di 10, 20, 30 anni fa.
È quello che ho fatto l’altra sera al concerto dei Red Hot Chili Peppers. Potrei raccontarvi per ore di cos’è stata per me questa esperienza, ma vi basta vedere la mia faccia felicemente spiritata alla fine. E sarei andata avanti a ballare e cantare per altre 2-3 ore senza fare una piega.
Cercherò di contenere la mia vena lirica e andrò per punti:
👉 Non c’è suono al mondo che possa scuotere i sensi come quello di una chitarra amplificata fino a fartela sentire nelle budella, e di migliaia di persone che cantano in coro sotto la luna. Anzi, non di “una” chitarra, precisamente di quella di John Frusciante, che la fa letteralmente cantare.
Le foto fanno schifo: ero troppo presa dal mio viaggio per fare scatti decenti. Comunque questo è John Frusciante.
👉 I pezzi dei RHCP sono tutti belli, anche quelli meno conosciuti. Sanno di onde, di tramonti sulla spiaggia, di skate, di strade americane e cieli infiniti. Sanno delle cose meravigliose e di quelle brutte della vita. Fanno venire voglia di saltare, di piangere, di mettersi in viaggio, di innamorarsi.
Anthony Kiedis canta "Snow", da pelle d'oca
👉 Anthony, John, Flea e Chad sono, tutti, dei musicisti iperdotati, dei performer grandiosi. Niente in loro è affettato, paraculo, di maniera. Non hanno bisogno di dimostrare nulla, perché sono dei sopravvissuti. Agli anni in cui “tossico” non era il tuo capo tanto cattivo, ma il ragazzo con la spada (=siringa) nel braccio nel parchetto dietro casa, o il tuo amico che a un certo punto andava fuori di testa.
Flea, il miglior bassista del pianeta
👉 Non sono solo sopravvissuti: sono, e rimarranno per sempre, tra i migliori musicisti della storia moderna. Hanno avuto vite lunghe, pazzesche e non sempre brillanti e allegre. Tolto John, hanno tutti passato i 60 anni. E fanno godere 65mila persone per un’ora e mezza, raccontando la storia della loro vita con la musica senza fingere. Provate a chiamarli boomer.
Quindi ecco le mie luminose conclusioni
(salto per brevità i passaggi logici con cui ci sono arrivata post-concerto)
💡 Diventare grandi è una figata, perché significa avere una storia e avere esperienza. Diventare vecchi è una cosa che capita a chi evita accuratamente di vivere per preservarsi. Più cerchiamo di “conservarci” e più rischiamo di andare a male. La vita vissuta lascia segni bellissimi su di noi, di cui non dobbiamo avere paura.
💡Quello che rende i RHCP così grandiosi è il fatto che, prima di essere delle rockstar, sono dei professionisti di insuperabile bravura. Il loro virtuosismo è frutto di decenni di impegno. La musica non è (solo) una questione di talento, fortuna, denaro, ma di farsi un mazzo così per anni. L’arte è un lavoro.
💡Una rockband è un team, e come tutti i team deve gestire questioni di leadership. Chi è il frontman dei Red Hot? Chi è il CEO, il boss? È evidente che la risposta è: tutti e nessuno. Sono quattro mostri di bravura che lavorano insieme per un progetto comune. La loro forza è essere quattro, loro lo sanno, ne vanno fieri e si vede.
Io che penso che tirare su una startup è come creare una rockband e mi gaso
Vorrei che ci fosse sempre più musica su Zonzers
Un festival rock all’aperto o una notte a ballare nel bosco o sulla spiaggia sono esperienze che, dal punto di vista sensoriale ed emotivo, sono paragonabili a scalare una montagna, pagaiare nelle rapide, lanciarsi da un’aereo. Oppure galleggiare a pancia all’aria in un mare azzurro, dipende dalla musica e dal mood.
Le Avventure non sono una questione di dove vai o cosa fai. Ma di come lo fai, e soprattutto con chi. Sono esperienze che ti emozionano e ti mettono a nudo. Sono storie da raccontare, sono il legame che si crea quando i tuoi sensi sono allineati con quelli dei tuoi compagni, sono il modo più diretto per toccare l’anima degli altri.
E con la colonna sonora giusta tutto questo viene ancora meglio 🤟
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✍️ Se vi piace scrivere racconti sulle vostre Avventure, e vorreste pubblicare qualcosa su Zonzers, mandatemi il pezzo a serena@zonzers.com (anche se volete consigliarmi di smettere di scrivere)